venerdì 23 marzo 2012

Le vite degli altri






Chi si trova ad affrontare il problema dell'infertilità, si confronta costantemente con le vite degli "altri". Le coppie "normali", quelle che possono "decidere" di avere un figlio e magari possono anche permettersi di programmare quando.
Credo che ogni coppia infertile si sia confrontata con queste coppie spesso "invidiandole".
Invidiando la loro Libertà nel poter prender delle decisioni che a noi sono precluse (e non invidiando la coppia in sè).
Giorni fa, sono stata a casa di un parente stretto e mi sono trovata a cena con una giovane coppia (lui 28 anni circa e lei 26), un figlio maschio al seguito e una figlia femmina in arrivo. Loro hanno programmato nei minimi dettagli la loro vita insieme: hanno cercato il primo figlio poco dopo essersi conosciuti e, naturalmente, avendo poco più di vent'anni, hanno raggiunto immediatamente l'obiettivo. Dopo il matrimonio hanno deciso che solo quando lei avrebbe avuto un lavoro sicuro e avrebbero comprato una casa più grande avrebbero cercato il secondo figlio. Hanno comprato casa a Luglio scorso, nello stesso mese lei è stata assunta, ha smesso la pillola ad Agosto e a Settembre ZAC (è rimasta incinta).
Beati loro. Fin qui, tutto bene. Non potrei mai augurargli di vivere quello che abbiamo vissuto noi e che purtroppo continuiamo a vivere.
Loro non sanno (e gli auguro di non scoprire mai) quante cose terribili possono stravolgere la vita..cose che non avresti voluto ed immaginato mai.Loro vivono nell'incosapevolezza, quella inconsapevolezza nella quale mi sarei voluta trovare fino alla fine della mia gravidanza (non avrei mai voluto scoprire che i bambini si possono perdere anche al secondo trimestre di gravidanza..dopo che hai superato da un pò le fatidiche 12 settimane e finalmente hai iniziato a credere che tutto andrà bene).
Durante la cena..improvvisamente, ecco che lui affronta il tema "Adozione" e come lo fa? Dicendo che non capisce, davvero, il motivo per cui si dovrebbe adottare un bambino, soprattutto se straniero. Che questi bambini "si comprano" , che c'è dietro un "Mercato" che, in definitiva, lui non adotterebbe mai e poi mai.
Improvvisamente, ho visto tutta l'arroganza di questo giovane uomo..che non conosce e non può capire il dramma vissuto da chi si sente genitore senza un figlio da crescere e coccolare e dei bimbi che hanno solo bisogno di una famiglia che li ami e da amare.
Improvvisamente mi sono sentita molto triste per loro ma anche per noi stessi al pensiero che se un domani dovessimo adottare, i nostri figli verrebbero visti come degli estranei da queste persone (con le quali ci dovremo sempre rapportare).
Mi interrogo sul perchè certe persone con così poca capacità di amare possano diventare genitori tanto facilmente mentre per noi è tutto così tremendamente complicato (la gravidanza naturale che finisce, i percorsi di PMA falliti, il percorso dell'adozione così lungo..e noi che non sappiamo più che cosa fare).
E intanto ieri ho fatto un test di gravidanza che, come immaginavo, è risultato negativo.
Cerco di non abbattermi e di credere che prima o poi raggiungeremo l'obiettivo.Spero di conservare la forza per andare avanti ma ci sono momenti in cui mi sento "giudicata" dagli "altri". Mi sembra che queste persone ci considerino inadeguati..irresponsabili ed illusi(per aver cercato un figlio dopo i trent'anni e per la nostra persistenza nel cercarlo ancora a quest'età). O forse..sì, forse è un riflesso dei pensieri cupi che mi attraversano la mente..quando mi dico che ci sarà un motivo se incontriamo tanta difficoltà e mi chiedo se dovremmo rinunciare e basta.

martedì 13 marzo 2012

In cova



Nessuna stimolazione (fin'ora) è stata come me l'aspettavo. La prima volta avevo l'incubo di "produrre" talmente poco che il centro avrebbe deciso di stopparmi senza farmi arrivare neanche al pick-up. Invece, anche se la risposta non è stata eccezionale, siamo tornati a casa con un bell'embrione di classe A. Uno (perchè il secondo si era fermato in terza giornata), ma buono.
Questa volta, pensavo che cambiando terapia avrei prodotto più della volta scorsa, invece..neanche a pensarci!! Il mio corpo ha sempre reagito ai farmaci in modo del tutto imprevedibile. E' un anarchico. Ricordo ancora che subito dopo la fine della gravidanza, il ciclo si bloccò per ben tre mesi. Non sapevo più che fare. Il ginecologo di turno,mi prescrisse del progesterone, esclamando "Ora la faccio mestruare" (neanche fosse Dio). Naturalmente, il progesterone non mi fece un bel nulla e Mr. ciclo bussò alla mia porta quando il mio corpo decise che era arrivato il momento di aprire. Morale della favola: il piano terapeutico pensato per ottenere una risposta migliore, ha avuto l'effetto contrario e stavamo rischiando di tornare a casa "a mani vuote". Per fortuna, un embrioncino si è formato (anche se avevo sperato di arrivare a trasferirne 3!). Un embrione di buona qualità..ma classificato come "B".
Inizialmente, sono rimasta delusa..a dire il vero: profondamente delusa. Perchè la biologa, il giorno prima, lo aveva definito "bellissimo" ed io, ricordando che la volta scorsa aveva definito il mitico A solo "bellino", avevo iniziato a volare con la fantasia, dicendo a Sam che, sicuramente, questa volta doveva essersi diviso più velocemente, che sicuramente doveva essere costituito da più cellule e..sicuramente, avrebbe avuto maggiori probabilità di impianto. Leggere quella B sul referto, mi ha fatto piombare nello sconforto. Ho iniziato a pensare che se le probabilità di restare incinta dopo il transfer di un solo embrione sono bassissime, le probabilità di avere beta positive dopo il transfer di un embrione di qualità B sono praticamente nulle.
Come può una lettera dell'alfabeto avere questo potere?
Poi, piano piano, mi sono tranquillizzata, perchè in fondo è un bell'embrione, ha resistito fino alla quarta giornata, quindi tanto deboluccio non può essere..ha le sue chance, ed io non posso far altro che trasmettergli tutto il mio sostegno. 
Ed eccoci a casa.Speriamo che quel piccolo grumo sferoidale, si aggrappi forte a me.speriamo che la festa della donna (8 marzo, giorno del pick up), ci porti bene.Cerchiamo di tenere i piedi ben piantati a terra ma so già che saranno 11 lunghi giorni.

sabato 3 marzo 2012

Una sera d'agosto

Oggi pensavo ai figli di mia cugina che sono venuti a trovarci qualche giorno fa. Rivedevo il mio figlioccio sulle ginocchia di mio marito, disegnava sereno.Sam è nato per essere padre, i bambini lo adorano. Ho ancora in mente un'immagine di un paio d'anni fa. Era Agosto e andammo a mangiare una pizza e prendere il fresco in montagna. I miei cugini, due coppie con bimbi e noi..appena sposati ma già alla ricerca da un pò. Ricordo bene le emozioni di quella sera. Dopo cena, ci stavamo incamminando verso le macchine..noi cugini tutti a chiacchierare e davanti Sam, un bimbo in braccio e l'altro preso per mano. Tutti i piccoli volevano stare con lui. Quell'immagine non la dimenticherò mai. Mi sentivo triste e felice allo stesso tempo e mi chiedevo se l'avrei mai visto così con i nostri figli. Un mese dopo sarei rimasta incinta, naturalmente. La vita è strana. Le 16 settimane più belle della nostra vita. Adesso eccoci di nuovo qui, ancora a chiederci se arriveremo mai a concretizzare il sogno di diventare genitori sulla terra. Ancora penso che saremmo due genitori attenti, affettuosi, discreti, intelligenti,entusiasti, migliori di tanti..o forse no ma che comunque dovremmo avere la nostra occasione. Ancora mi chiedo "Perchè noi" dopo essermi posta per tutto quest'ultimo anno la domanda "Perchè mia figlia". Avrei una domanda da fare al buon Dio, una domanda che conservo in fondo al mio cuore, che ho ripetuto tante notti e tanti giorni..una domanda che ha a che fare con il destino dei bambini "mai nati"e di quelli che, invece, sono nati per morire subito dopo. Ma questa domanda, lo so, non troverà una risposta. Si dice che questi bimbi, nel loro percorso, seppure breve, hanno tanto da insegnare e ci lasciano un amore infinito. Sono qui a testimoniarlo e voglio dire grazie a mia figlia per avermi dato l'opportunità di essere mamma "speciale", per avermi scelto e per avere scelto Sam come papà. Stasera voglio ricordare il battito forte del suo cuore, le sue manine sullo schermo che sembravano salutarci, le piroette dell'ultima ecografia, la ninna nanna che le cantavo accarezzando la pancia (la stessa che mi cantava mia mamma da bambina), tutti i momenti di gioia che mi ha lasciato. Dolce notte piccola mia.

Note:la foto è stata scaricata dal web, se vuoi che la elimini, mandami una mail

giovedì 1 marzo 2012

Trucchi del mestiere 1



Premessa
e-mail della sottoscritta al centro, in occasione del 1° tentativo di PMA: dottore sono disperata!Credo di aver sbagliato iniettando la dose di puregon con la puregon pen! In realtà, non è che "credo" semplicemente, ne sono sicura.Mi sembrava che il quantitativo di medicinale residuo della cartuccia fosse eccessivo e così ho provato ad aspirarlo con una siringa da insulina..e mi sono accorta che avevo ragione!!Era superiore a quello che avrebbe dovuto essere se le volte scorse avessi iniettato la dose giusta. Ma com'è possibile? Eppure mi sembra di aver seguito alla lettera il video di istruzioni (N.B. trovato su internet!)
Risposta del ginecologo del centro: Stia tranquilla, è impossibile sbagliare con la penna. (ma poi conclude: speriamo che tutto sia andato bene. ????).

Epilogo: tentativo fallito miseramente, anche a causa di una scarsa risposta della sottoscritta ai farmaci (e te credo..).

Allora: ho sperimentato sulla mia pelle che non è "impossibile" sbagliare le dosi con la penna, specie se si è alle prime armi. Ho sbagliato con la puregon pen e ho sbagliato anche stavolta (ebbene sì) con la Gonal-f pen..poi ho aperto una nuova confezione di Gonal-f e mi sono accorta che c'era qualcosa di diverso: sulla confezione c'è una scritta: Nuova penna. L'ho provata ed è FANTASTICA. Non c'è possibilità di sbagliare perchè dopo averla caricata e aver fatto l'iniezione si può controllare sulla cartuccia il quantitativo residuo..ed è semplicissima da usare. ECCO scoperto l'arcano. E' impossibile sbagliare con la penna ma solo se si tratta della nuova penna Gonal-f .Le altre aziende dovrebbero prenderla ad esempio anche se, il vantaggio della Puregon Pen è che è ricaricabile, quindi: una sola penna che si può conservare e non gettare ogni volta nella spazzatura, a vantaggio dell'ambiente (però..anche io che sto sempre attenta alla differenziata e che cerco di preservare al massimo l'Ambiente, dico molto egoisticamente: chissenefrega se devo rischiare di compromettere la stimolazione!).
Per cui, consiglio per le inesperte (ma che, di base, vorrei dare a tutte le interessate): se vi prescrivono il Gonal-f, se potete scegliere (cioè se è disponibile), chiedete al farmacista che vi consegni il medicinale con la nuova versione della penna, riveduta e corretta.Altrimenti, cercate di tenere gli occhi aperti e di essere un pò meno imbranate della sottoscritta!

Nota: l'immagine, che rappresenta la "vecchia" Gonal pen è tratta dal seguente blog:  http://www.welivewhereweare.com