mercoledì 17 ottobre 2012

Adozione e PMA

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Tempo fa, quando ancora non avevamo neanche iniziato il percorso della PMA, ci eravamo informati sui  documenti necessari per presentare al Tribunale domanda di adozione. In questi mesi,  abbiamo iniziato a prepararli. Lentamente perchè ci siamo dati ancora un pò di tempo per provare ad avere un figlio biologico e questo tempo corrisponde alla "maturazione" dei 3 anni di matrimonio che la legge richiede affinchè una coppia possa dichiararsi disponibile ad adottare. Manca ancora un pò al traguardo. Però, iniziamo a muoverci..considerati i tempi della burocrazia italiana. 
Stamattina ci siamo recati dal medico legale della ASL che dovrà rilasciare una relazione sul nostro stato di salute. Ci ha intervistato separatamente e..già sono iniziati i primi dubbi. Sarò stata troppo sincera? Avremmo dovuto tacere qualche piccolo problema di salute?No, forse è meglio dire sempre le cose come stanno. Ma se poi dovessero usare quello che raccontiamo, contro di noi?Paranoie su paranoie. Ingenuità: sono richiesti alcuni esami del sangue, io li ho appena fatti per l'ultimo tentativo di Fivet e magari non è necessario ripeterli; così pure per l'elettrocardiogramma. La dottoressa li osserva e poi mi chiede "Come mai ha fatto questi esami?". Tentenno..non so se dirgli la verità o meno.Non voglio mentire sui nostri tentativi di PMA ma ho paura che possa pensare che è passato troppo poco tempo..Dico una mezza verità: faccio gli esami del sangue ogni anno per controllare la funzionalità tiroidea (vero..ma non era solo quello il motivo). La dottoressa mi fa mille altre domande:
- E' nata a termine? Con parto naturale?Ha parlato e camminato nel giusto periodo?
-Ha mai avuto interventi?Gravidanze a temine? Aborti?....
-E' sempre stata bene?Assume sostanze stupefacenti?Fuma?Beve?
E tra una domanda e l'altra, guardo le foto appese sul muro: bambini, di tutte le nazionalità. Africani, asiatici, bianchi, neri. Bellissimi. E penso alla ragazza senegalese che abita vicino a noi e che abbiamo incrociato quella mattina, con la sua bambina. Lei che ogni volta che l'incontro mi sorride e dice "Signora, amore!". E quell'augurio me lo sento appiccicato addosso. Amore.

-Ha mai sofferto di convulsioni?Epilessia?
-Ha mai avuto necessità di un neurologo?Psichiatra?Psicologo? (Ancora no..)
-Ha mai fatto Fivet?

Si.
Silenzio. Forse la dottoressa attende che le dica quante. Ma aggiungo solo "Senza risultato".

Mi chiedo: quale sarà l'intervallo di tempo che i servizi sociali potranno considerare "ragionevole" tra l'ultimo tentativo di fivet e la richiesta di adozione?

Cosa dovremo dire quando ci chiederanno se abbiamo rinunciato ad avere un figlio biologico? Una mia amica che sta affrontando il percorso adottivo, mi ha consigliato di dire che abbiamo rinunciato, altrimenti non potremo mai ottenere l'idoneità. So che per Sam dire questo sarebbe molto difficile. Personalmente, non vorrei dire di avere rinuciato. Vorrei dire che esiste, si, una possibilità che un figlio naturale arrivi..come per qualunque coppia infertile. Ma è come vincere la lotteria. So che ci toccherà dire che non tenteremo più con la PMA, anche se dovessimo fare qualche tentativo durante il percorso adottivo. Ma non vorrei mentire fino al punto di arrivare a dire che rinunciamo del tutto a un figlio biologico. Non potremmo dire, semplicemente, che abbiamo sufficiente amore da dare a più di un bambino? Penso di no.
Quando leggo e ascolto le esperienze di tante coppie che affrontano questo percorso..quando leggo le storie di coppie splendide che vengono considerate "non idonee" all'adozione, per colpa di giudici o assistenti sociali ottusi..mi viene una gran paura. 

E poi, ad affrontare questo percorso siamo in due..e il viso di Sam, questa mattina, mentre aspettavamo di entrare dalla dottoressa..mi ha fatto pensare che forse non è ancora pronto.O forse non lo siamo entrambi.
E poi ho pensato che se non siamo pronti adesso potremmo non esserlo mai. E perchè un domani dovremmo esserlo più di oggi?
Credo invece che, lentamente, stiamo prendendo coscienza del fatto che, non necessariamente la nostra idea di figlio corrisponderà a quello che nel futuro protrebbe essere il nostro bambino.E penso possa essere la stessa cosa per molti genitori biologici, anche se in modo diverso.
Riflessioni ad un mese esatto dall'ultimo pick up (17 Settembre).

20 commenti:

  1. fuck sto sistema scusa, ma a me il medico di base non ha chiesto un tubo, solo 50 euro.
    E non è giusto pagare perchè i docs. sono gratuiti ma lui trovò un cavillo per farmi tirar fuori i soldi, di fronte alle mie proteste.
    Tesoro a me durante i colloqui coi servizi sociali han detto chiaramente di usare un metodo anticoncezionale!!!!
    Il progetto adottivo è stupendo, in italia è una lotteria. Non provate a smentirmi se passate di qua. Ti abbraccio

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    1. Sandra..allora confermi le mie paure. La mia amica ha dovuto dire di prendere la pillola..a te l'hanno addirittura consigliato le assistenti sociali. Come si fa ad essere sinceri?Credo anch'io che sia una lotteria

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  2. Ma davvero ancora un po' e ti puntava la lampada in faccia stile FBI....Allora....mi chiedo perchè una coppia non possa volere dei figli suoi e pure da adottare? Ma se uno adotta un bambino e dopo un anno si trova in attesa di un figlio suo...che succede?Mica glielo portano via! e allora non può anche avvenire il contrario? Boh....Con le migliaia di bimbi abbandonati che ci sono in giro si vanno a puntare con domande tipo " Lei è nata a termine? ha camminato all'età giusta?"...PAZZIA PURA!!!!!

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    1. Si, noi non possiamo permetterci di avere problemi di salute..e siamo fortunati perchè non ne abbiamo.Penso a coloro che magari qualche problema ce l'hanno e solo per questo non potranno adottare. Poi la vita non si sa cosa ci riserva. Regole stupide.

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  3. Se potessimo, avremmo già adottato, ma questo paese assurdo ce lo impedisce... e vabbe'. Buona fortuna per questo nuovo percorso.

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    1. Il sistema dovrebbe essere completamente rivisto, Clara. Non vedo perchè porre tanti paletti impedendo a tanti bimbi di poter avere una famiglia che li ama.Ho letto del sistema statunitense, nel blog "Due Scimmie e un Panda" e mi sono chiesta perchè se negli Stati Uniti è tutto così "semplice" qui deve essere tutto così complicato. Mannaggia..mi verrebbe voglia di trasferirmi negli USA!

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  4. Sostengo da sempre ( e se mai il mio libro riuscirà ad essere pubblicato lo urlerò più forte) che i figli di cuore sono uguali a quelli di pancia. E' solo diverso il mezzo che prendono per raggiungerci. Trovo assurdo, crudele, schifosamente sbagliato il sistema delle adozioni in questo paese di cacca, di vecchi e di ipocriti.
    Sii bugiarda, menti, digli quello che vogliono sentirsi dire. Non sarai una madre peggiore per queste bugie, anzi. Un figlio biologico, uno adottato, donato da gameti diversi, è, e non mi stancherò mai di dirlo, è figlio allo stesso modo di quello concepito naturalmente.
    Ti penso
    Raffaella

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    1. Raffaella, sono d'accordo con te.E' vero che i bambini adottivi hanno spesso alle spalle delle storie difficili e per questo le potenziali famiglie adottive dovrebbero essere sostenute attraverso un percorso formativo che le aiuti a capire tutte le esigenze del bambino..ma non credo che i potenziali genitori debbano essere "vivisezionati" da pull di assistenti sociali, psichiatri e giudici che spesso non hanno gli strumenti per poter decidere se una persona possa o non possa essere un buon genitore.

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  5. ...
    se penso a quante persone
    fanno figli inconsapevolmente
    dopo aver bevuto una birra in più
    per sbaglio
    e poi se ne fregano
    a quelli nessuno chiede l'idoneità
    nessuno chiede metodi anticoncezionali
    nessuno verifica lo stato di salute.
    io e Abdelsalam non ci abbiamo nemmeno provato a chiedere info sull'adozione
    ci dissero chiaramente che ce lo potevamo scordare, un egiziano e un'italiana.. ma che scherzi? che poi diventa strana 'sta creatura..

    mi dispiace
    mi dispiace per tutte noi
    e vi chiedo scusa io al posto loro, perchè non posso fare praticamente nulla per cambiare questo sistema indegno.

    Adelia

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    1. Eh già..ai genitori adottivi si chiede di essere "perfetti". Quello che mi fa male (e siamo solo all'inizio del percorso) è constatare che dall'altra parte della scrivania, c'è un operatore (un medico, in questo caso), che ti guarda con sospetto. Avevo l'impressione che la dottoressa non aspettasse altro che di cogliermi in fallo. E non dovrebbe essere così. Ma, Adelia, se fossi in voi proverei a presentare la domanda al Tribunale..anche se il percorso è difficile credo valga la pena di provare. Perchè mai dovrebbero escludervi perchè Abdelsalam è egiziano?Semmai dovrebbe essere un motivo in più per considerarvi più pronti di altre coppie ad accogliere nella vostra famiglia anche un bimbo di una nazionalità diversa da quella italiana!

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    2. credimi, sottobanco ho già fatto le mie indagini..

      L'opinione comune è che la malcapitata creatura sarebbe disorientata dalla mancanza di una cultura certa nella quale identificarsi e crescere.
      e, secondo me, c'è anche una malcelata contrarietà nel constatare la possibilità che non cresca nella religione cattolica..

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    3. Bè,su come la Chiesa in questo Paese riesca a "influenzare" ogni aspetto della nostra vita, ci sarebbe molto da dire..però,il fatto che un figlio di genitori di diversa nazionalità possa crescere disorientato mi sembra una gran baggianata. O meglio, forse avrebbe più difficoltà di altri a sentire di appartenere al 100% ad una cultura ma guadagnerebbe sicuramente in apertura mentale. Come, del resto, accade anche ai figli di italiani residenti all'estero. Ne parlavo, tempo fa, con una ragazza che vive da molti anni in Belgio: non si sente in tutto e per tutto italiana e non si sente neanche completamente Belga. Ma penso sia normale. Inoltre, qualcuno di noi italiani, figli di italiani, avverte da tempo una grande difficoltà a "sentirsi" italiano e identificarsi nella cultura di questo paese :)

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  6. Sono sempre più perplessa dal terzo grado che racconti e che ho sentito raccontare anche da persone a me vicine.
    Ad esempio io vorrei adottare, ma sono single, eppure sono convinta che potrei dare molto più amore, opportunità e sostegno di tante coppie convenzionali.
    Capisco sia giusto capire chi si ha davanti, ma allora auspicherei lo stesso trattamento per chi può fare figli naturalmente.
    Mi sfugge il meccanismo per cui un genitore adottivo deve essere diverso da uno naturale (non ci si può ammalare?? che storia è?).
    Allora per lo stesso motivo leghiamo le tube a chi non può garantire le medesime condizioni.
    Intanto molti ragazzini rimangono negli istituti, mentre la burocrazia fa il suo corso.

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    1. Ulteriore paletto previsto dal sistema italiano: i single non possono adottare. E poi, tu avresti anche l'"aggravante" di avere già anche un figlio naturale!Penso che siano delle occasioni mancate per i bambini e per tutte le famiglie (monogenitoriali o meno) che sarebbero disposti ad accoglierli.

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  7. oddio ma pure le domande su come sei nata e quando hai camminato?? mamma mia...
    Sulla sincerita' e' proprio un bel casino, d'altra parte meglio dar loro quello che vogliono sentirsi dire...
    Pure noi vorremmo provare, ma la cosa mi impaurisce parecchio. Se ti va di scriverne, leggerei del vostro progetto adozione con grande interesse e partecipazione. Vi auguro tutto il meglio.

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    1. Sì..che poi non capisco: e se magari avessi camminato o parlato tardi??Mah..Cara Sfolli, vi aggiornerò sicuramente sulle nostre esperienze. E' per me un'occasione di confronto e spero possa essere di qualche aiuto anche per altre coppie che stiano affrontando lo stesso percorso.

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  8. io sono daccordo con la tua ultima frase: "stiamo prendendo coscienza del fatto che, non necessariamente la nostra idea di figlio corrisponderà a quello che nel futuro protrebbe essere il nostro bambino.E penso possa essere la stessa cosa per molti genitori biologici, anche se in modo diverso."
    E' una riflessione che ho fatto anche io.
    Ho capito, o meglio, ho preso coscienza che forse nostro figlio assumerà un'altra forma, un altro modo di manifestarsi. Cmq sarà sempre amore. Un pò complicato ora da raccontartelo, visto che dal mio pick up invece sono passate solo 24 ore...spero di essermi spiegata.

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    1. Certo Anna,ti sei spiegata :). Anche la PMA ti spinge a fare questa riflessione. In fondo, quando arriverà nostro figlio..avremo pensato tanto alla nostra genitorialità che..dovremo per forza essere dei bravi genitori :)

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  9. Di ciò che si sentono di sentire:-) Sincerita'?Io ero dall'altra parte del banco ero una bambina da adottare..ma credimi da scriverci un libro..neanche se ero una delinquente mi venivano a prendere con i carabinieri dal Tribunale per portarmi in Istituto..e poi ci si affeziona ad una coppia e loro pensano che non è quella giusta:-) e quante famiglie ho cambiato..ma uguale è una vecchia storia. Perdonami menti spudoratamente e fargli credere di aver sempre ragione..con sorriso a quaranta denti..poi se farai quello che vuoi tu di scegliere un figlio biologicamente con tentativi PA ha loro non interessa.Qualunque cosa viene spero che la strada della fortuna ti baci:-)Notte Claire.

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  10. Grazie cara,anche per averci raccontato un pezzo della tua storia e averci fatto riflettere sulle difficoltà del percorso per i bimbi che sono in attesa della famiglia "giusta". Poi, immagino che anche gli operatori potrebbero raccontarci le loro difficoltà.Ma credo che quando avviene l'"adozione reciproca" tra genitori e bimbo..gli operatori non dovrebbero più mettere bocca. Mi dispiace che tu abbia dovuto soffrire tanto e questa è un'altra conferma del fatto che il sistema andrebbe completamente rivisto. Io poi, per mia esperienza personale, credo che anche famiglie con propri figli naturali debbano poter adottare con maggiore facilità. Perchè se è vero che può essere più difficile, inizialmente, per un bimbo adottivo crescere in una famiglia in cui già sono presenti dei figli naturali,in seguito si troverà ad avere dei fratelli..anche quando i genitori non ci saranno più. Credo che questo sia un vantaggio non da poco :)

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