lunedì 6 ottobre 2014

Conto alla rovescia

Si fa presto a dire "io non sarò una mamma che penserà e parlerà solo dei propri figli". Il prima è molto diverso dal dopo. Da alcune settimane, da quando siamo entrate nel terzo trimestre, la mia mente riesce a pensare solo a Lei e al momento in cui nascerà.
E' come un conto alla rovescia: non vedo l'ora di arrivare al giorno del parto eppure, allo stesso tempo, la cosa mi spaventa. Adesso sono una mamma se non al 100% delle mie giornate, per un buon 80 %. E la cosa non mi dispiace ma è impossibile non accorgersi del cambiamento. Così come cambia il corpo, cambia la mente. La pancia è solo l'elemento più evidente del cambiamento ma poi c'è tanto altro. Una cosa alla quale non riesco ad abituarmi, ad esempio, è l'odore del mio corpo. Da quando sono incinta è diverso. Saranno gli ormoni. Me lo sento addosso e non mi piace! Credo di non aver mai letto niente di simile..eppure, mi capita.
C'è però anche un aspetto positivo che scaturisce dagli ormoni: la costante voglia di stare insieme al mio lui. Ecco il 20% di donna, che  viene fuori soprattutto in quei momenti. E per fortuna! 
Per il resto, la mia mente è impegnata a cercare il contatto con la bimba, a sentire i suoi movimenti più o meno percepibili, a interpretare i suoi gusti musicali (che sembrano essere già definiti), a parlarle, a trasmetterle quanto io e il suo papà siamo impazienti d'incontrarla e quanto sia carica d'amore la nostra attesa.
Recentemente ho iniziato un corso preparto, dove ho incontrato delle persone meravigliose. Un esempio di un servizio pubblico che funziona in modo eccezionale. Proprio come dovrebbe essere. E' un servizio gratuito, fornito da persone appassionate e preparate. Ogni incontro è per me veramente prezioso. Sono felice che mi abbiano fatto riflettere sul significato della presenza di Sam, il giorno in cui la piccola nascerà. Sarà l'unica persona che in quel momento potrà tutelarci, anche nei confronti della strutta ospedaliera. Sarà importante vivere insieme questa esperienza irripetibile.
A breve dovrò decidere se predisporre il cosiddetto "piano del parto", un documento che dovrebbe contenere le mie scelte relativamente al parto, ai trattamenti medici che vorrei/non vorrei venissero effettuati (fatte salve situazioni di emergenza)e soprattutto al modo in cui il personale dovrà rapportarsi nei confronti della bambina. Tutte cose importanti, per non delegare ad altri decisioni che devono appartenere solo ai genitori. Mi piacerebbe confrontarmi con altre madri che abbiano presentato questo documento e sapere qual'è stata la loro esperienza.


20 commenti:

  1. e ci mancherebbe che la tua mente non si concentri sul prossimo evento! Sarà l'emozione più travolgente della tua vita le parole non possono descriverlo. Per me il mio parto è come uno spartiacque tra una me prima e la me dopo. Niente è più uguale a prima la nascita di un figlio rivoluziona tutto. Anche io feci un corso preparto meraviglioso col consultorio e sono felice che anche tu stia vivendo questa bella esperienza!

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    1. Si, credo che sia meglio frequentare un corso che sia "slegato" da uno specifico ospedale (qui quasi ogni ospedale ne organizza uno). Perlomeno, questa è stata la mia esperienza e sono felice che si tratti di un servizio pubblico gratuito!

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  2. Ciao, ti seguo da quasi due anni anche se non penso di aver mai commentato...sono molto emozionata per te, mi fai ricordare la mia gravidanza...la mia bimba ora ha quasi 4 anni e queste emozioni, nonostante gli anni, sono ancora incredibilmente vivide e tangibili...volevo dirti che la storia dell'odore capitava anche a me,..e anche dopo il parto finchè non ho smesso di allattare io sentivo il mio odore, era cambiato, era più acre, non so come spiegare...

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    1. Ciao Blondie! Ho visto che scrivi da Bergamo, una città bellissima, a noi molto cara e della quale ho nostalgia! Allora non è capitata solo a me questa cosa dell'odore!Sam mi sfotte eppure io ho notato il cambiamento..sarà la chimica del nostro corpo in continua evoluzione..comunque spero che anche per me, come nel tuo caso, prima o poi passi :) Un bacio

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  3. aaah il piano del parto..dunque: io avevo scritto no episiotomia e preferibilmente no epidurale, ma alla fine le ho volute entrambe, e ben vengano! Non si puo' programmare nulla in un parto..pero' certo, scrivere un programma indicativo fa sentire meglio. Ah poi avevo anche scritto che non volevamo sapere il sesso, ma sul piu' bello, alle ultime spinte, l'ostetrica per sbaglio ha detto 'LEI e' un po' di sbieco', Ma tanto a quel punto non mi importava piu' nulla di sapere-non sapere, mancava cosi poco ;-)
    Vero che l'ormone dell'arrapao e' pazzesco? ;-D

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    1. Sfolli sei unica :) Certo, è vero che del parto non si può programmare granchè, infatti l'importante è poter scegliere, dando delle indicazioni e avendo la libertà di cambiare idea quando arriverà il momento..sempre che le condizioni lo consentano. Non si può sapere come ci sentiremo in quei momenti (vedi la questione epidurale). E..sì., concordo: W l'ormone arrapao!!

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  4. Ciao, mi chiamo Lia, innanzi tutto strainbocca al lupo per l'imminente nascita!!!
    Anche io mi ero preparata un piano del parto dove avevo espresso come mi sarebbe piaciuto far venire al mondo la mia bimba, sempre se le condizioni lo avessero permesso in tutta sicurezza...mi premeva moltissimo, che una volta nata la mia piccola, si aspettasse che il cordone ombelicale smettesse di pulsare, prima di reciderlo, perchè dopo essermi documentata, avevo sentito che sarebbe stata una nascita meno traumatica per il bimbo (che non veniva immediatamente allontanato dalla madre, messo a testa in giù, sculacciato e roba simile...) e che sarebbero passati tutte le pistrine, il sangue e ciò di cui necessitava sino all'ultima goccia, riducendo al massimo il rischio di anemia!!! Poi desideravo tantissimo che la piccola si attaccasse immediatamente al seno, non mi importava che la lavassero (questo sarebbe avvenuto più tardi!) e che il padre tagliasse il cordone ombelicale! Un caro abbraccio e tanta felicità a te e alla tua famiglia!!! :-)

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  5. Ciao Lia! Se, come penso, deciderò di presentare il piano del parto, anche io vorrei chiedere che il cordone venga tagliato solo quando avrà smesso di pulsare e sarebbe molto bello se a farlo fosse il papà. Altra cosa importante, anche la possibilità di far attaccare subito la piccola al seno. Il personale ospedaliero ha rispettato i tuoi desideri? Spero di si! Un grande abbraccio anche a te:)

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  6. Non sapevo che si potesse scrivere questo piano del parto, è una cosa molto bella!!! :) Mi sembra normale che ora pensi solo a lei e a voi tre...è giusto così!!! Ti abbraccio forte!!!

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    1. Si Ellie, esiste questa possibilità, vedrai che tra non molto anche tu dovrai confrontarti con tutte queste cose :) A presto e in bocca al lupo per la ricerca

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  7. Siamo già al piano del parto... Quanta strada avete fatto tu e la piccola.
    È normale che il tuo pensiero sia concentrato su di lei, è così che deve essere. Aspetto insieme a te, con affetto.

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    1. Grazie mille! La strada sembra così lunga all'inizio e poi, invece,il tempo fugge e non ti sembra vero di essere arrivata quasi fino alla meta..Ricambio l'affetto, ti seguo sempre!

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  8. Ci siamo quasi eh. E siamo tutte qui con te. Bacione

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  9. ...sono felice per te, per la tua appassionata dichiarazione d'amore per la tua creatura...
    e chissenefrega se alle persone può dare un po' di noia la mono-argomentatività dei tuoi discorsi...

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    1. Grazie cara!!Ma si, adesso è giusto che la bimba si prenda i suoi spazi, gli altri avranno pazienza!

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  10. Noi non abbiamo avuto tempodi far un piano parto, però è stato molto tutto naturale ed un po misterioso, la sera dei tre re magi ho iniziato le doglie, ho trovato un dottore in sala italiano, la Hebamme mi faceva morire da ridere, ero rilassata e pronta come una cosa normale, Valentina mi ha aiutato molto voleva uscire a tutti costi, di Domenica giorno di festa, e la sera prima mio maritoo era andato al compleanno di nostro compare, data nascita 8 uguale a Tina...credo che in mezz'ora e più ho partorito, me l'hanno messa al petto ed urlava nei suoi 1230grammi, dopo mezz'ora respirava da sola...che dire sarà un evento inimmaginabile.

    La natura aiuta.notte...

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    1. Che bella storia Rosa, sembra tutto così magico! Sei stata fortunata ad avere un parto così..mezz'ora di travaglio..ci metterei la firma!

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  11. io a volte penso di vivere in un altro mondo eppure vivo a torino, una grande città...mah io non ho mai sentito parlare di piano del parto...Addirittura io ho dovuto insistere e smuovere mari e monti per poter donare il cordone e al momento del parto nessuno sapeva niente tanto più che mentre partorivo e perdevo due sacche di sangue con quella "gentile" dottoressa che mi insultava, io cercavo di convincerli che c'erano i documenti che attestavano la mia volontà di donare...Sinceramente non so nemmeno se poi la cosa è stata fatta...boh...
    Per non parlare del corso pre-parto fatto in ospedale...una farsa...una perdita di tempo...
    Beata te guarda...goditi questi momenti...ma già lo stai facendo...e un abbraccio fortissimo alla tua panza!

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    1. Credo che tutto dipenda dalle persone che tengono i corsi e che lavorano nei reparti; possono essere serie e appassionate e voler garantire un servizio utile agli utenti, oppure fare le loro ore di lavoro perchè devono farle e tornare a casa il prima possibile..Mi dispiace per la tua esperienza ma si sa, è meglio non idealizzare il momento del parto perchè poi tutto potrebbe succedere. Il "piano" dovrebbe servire ad evitare che accadano cose come quelle che hai descritto.

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