Qualche giorno fa, improvvisamente, delle forti fitte che mi hanno obbligato ad assumere lo spasmex, mi hanno ricordato (se ce ne fosse bisogno) che la nostra non potrà mai essere una gravidanza di una qualunque coppia "normale".
I dolori, insieme a tante altre piccole cose (la voglia di mangiare in bianco, quel sapore leggermente acido sulle labbra, il viso più morbido), mi riportano al passato. E a nulla valgono gli insegnamenti del nostro maestro di meditazione sull'importanza di "calmare la mente" e vivere solo il presente.
La mia paura viaggia insieme a quella di Sam che cerca di proteggermi da tutto e tutti quando entrambi sappiamo bene che qualche anno fa nessuna precauzione è valsa a salvare la nostra bambina.
Ho provato controllare e ricontrollare i vecchi referti nel timore che possa essermi sfuggito qualcosa. Montagne di carta e la consapevolezza che sì, qualcosa potrebbe essermi sfuggito ma non so che cosa sia.
Fiumi di lacrime che non posso nè voglio controllare.
A volte, la mia mente viaggia nel futuro e mi porta ad immaginarci con uno o persino due neonati. E' presto, lo so. Ma questo esercizio mi serve per poter credere che tutto, stavolta, potrebbe andare per il verso giusto. Ne ho disperatamente bisogno.
Solo oggi ho scoperto che una cara amica virtuale sta vivendo un momento tremendo. La penso e rispetto la sua richiesta di silenzio.