lunedì 12 ottobre 2015

Altri piccoli riti e progressi

Lei cresce. Nascono nuovi riti mentre altri si perdono o si trasformano, altri ancora resistono al passare del tempo. Cantiamo sempre la nostra canzone del buongiorno e lei sorride. Quando la allatto adesso Lei allunga il suo dite indice verso la mia bocca e vuole che lo baci. Questo rito tenerissimo si ripete più e più volte e l'adoro, letteralmente. Altre volte, faccio finta di mangiarle il dito e allora vedo comparire due minuscole fossette all'angolo della bocca, mentre Lei sorride.
Lei ci ha completamente rapito l'anima.
Quasi ogni giorno chiedo a Sam se pensa che Lei sia felice. Si vede che lo è perchè si sente infinitamente amata ma chiedo continuamente conferma..perché è il mio desiderio più grande.
E' una bambina molto indipendente; fosse per lei, mentre la tengo in braccio, scenderebbe a camminare da sola..anche se ancora non sa camminare (sebbene si regga benissimo in piedi). Ha una forza di volontà e una determinazione sorprendente; è anche molto forte fisicamente e si fa amare da tutti, proprio come immaginavo appena è nata.
Recentemente abbiamo optato per l'iscrizione in un nuovo nido e io che temevo un trauma, ho dovuto ricredermi. Lei si sente a suo agio come se conoscesse tutti da sempre. Certo, quando vado via e poi torno si emoziona. Però, nel frattempo, gioca con tutti ed esplora l'ambiente, fa i suoi esercizi alla spalliera e conquista le educatrici che poi mi dicono "E' deliziosa", "E' molto indipendente in tutto, anche nel gioco".
Ormai ha dieci mesi e delle competenze che a volte mi sembrano inimmaginabili. Sta in piedi in equilibrio perfetto, gattona velocissima ed è capace persino di mettersi a testa in giù per raggiungere un oggetto e smontarlo..Vorrebbe mangiare da sola praticamente tutto e in parte lo fa. Addenta polpette, polenta, frittata, fusilli, carne tagliata a pezzettini e molto altro ancora..mentre molti bambini della sua età ancora preferiscono le pappette. Tiene in mano il cucchiaino (anche se a volte lo prende dal verso sbagliato) e la forchetta. Canta quando è contenta e a volte intona delle canzoni anche per lamentarsi.
A volte ancora la guardo e non credo che realmente sia mia figlia. Mia figlia..se ci penso mi viene da piangere. La guardo mentre dorme e non mi stancherei mai di farlo. La guarderei per ore e così, nel sonno, riconosco quel profilo che vedevamo nelle ecografie. La bocca aperta, con il labbro inferiore più carnoso, il nasino a patatina, gli occhietti belli e le guanciotte piene. E' un amore talmente grande che è difficile descriverlo. Siamo stanchi, perchè avere un figlio stanca più di quanto si possa pensare. Ma siamo tanto, tanto felici