E' passato tantissimo tempo..devo compiere uno sforzo per scrivere su questo blog di com'è cambiata la nostra vita e come cambiamo noi, giorno per giorno ora che Lei è nella nostra vita. Quando dice "Noi", mi riempie di una dolcezza infinita. In quella parola c'è il succo di tutto. Del nostro percorso, della fatica per arrivare a dove siamo oggi, del sogno che si concretizza e diventa quotidianità; io, lei, Sam, giornate di scoperte continue, di stanchezza, risate, tante arrabbiature. Poi arrivi in camera, la guardi mentre dorme nel lettino e mentre le dai un bacio sulla pelle morbida, ti riappacifichi con il mondo intero.
Sono stati due anni (quasi tre) di grandi cambiamenti. Direi una bugia se raccontassi che tutto è stato meraviglioso e che non ci sono stati momenti difficili.I problemi più grossi, perlomeno per me, ci sono stati sul lavoro. Quando sono rientrata in ufficio dopo la maternità,da un lato ero desiderosa di riprendermi una parte dei miei spazi e della mia vecchia vita, dall'altro lato ero spaventata all'idea di dover fare tutto (quasi) da sola e soprattutto di lasciare mia figlia tante ore al nido. Non immaginavo che avrei dovuto affrontare tanti scogli, primo fra tutti quelli di un nuovo direttore per niente sensibile ai problemi della maternità. E' passato poco più di un anno e mezzo, ho cambiato ufficio, ho cambiato capo. Sto riniziando adesso a "costruirmi" una nuova identità lavorativa e una credibilità, dopo le tante assenze dovute alle malattie di mia figlia, a causa dei primi contatti con i bimbi del nido.
Nel frattempo..lei cresceva. Oggi è qui che esce di casa con pantaloncini corti e cappellino, disegna il sole, il mare, i pinguini (!), si gode un gelato poggiandosi su di me, seduta su una panchina e sussurra "Che bello!". E' qui con la sua voce squillante che mi accoglie urlante, quando rientro a casa, al suono di "E ' mamma!" e tira i pantaloni di mio marito, va incontro a mio padre e continua ad attirare l'attenzione come a dire "ma voi non siete profondamente felici? Non vi siete accorti che è tornata?". Mi chiedo quando abbiamo perso la capacità di stupirci e di gioire così come fanno loro..i bambini.
Ogni giorno conosco un pezzettino di questa persona speciale che è mia figlia e conosco qualcosa di più di me. A volte vorrei essere più controllata, perdere meno la pazienza e mi chiedo come facesse mia madre ad essere sempre così calma quand'ero piccola. Ho scoperto di non essere una di quelle donne "nate per essere madre". E di sicuro non sarei stata portata a lavorare in un nido, perché ci sono giorni che prenderei volentieri a sculacciate tanti di quei bambini urlanti e prepotenti che ringrazio Dio (o me stessa) di avere scelto un altro mestiere.
Credo che, per donne come me, la maternità consapevole si costruisca passo dopo passo, giorno per giorno e cerco di lavorare più che posso per poter un domani essere la madre che mia figlia merita di avere. Prego di non deluderla e di poter essere per lei sempre un sostegno.Ma soprattutto cerco di lavorare per poter crescere una donna felice che sappia difendere le sue idee e se necessario sapiia difendersi dagli altri, essere indipendente, fare delle scelte appaganti e nel tempo giusto.
Oggi, 08/06, per la prima volta mia figlia ha disegnato il sole sulla carta. Fino ad ora l'aveva disegnato solo sulla lavagna per poi cancellarlo, sorridendo, subito dopo che l'avevo pregata di non farlo. Qualunque cosa io faccia, qualunque cosa mangi o stia utilizzando, arriva lei con il suo "Io" e da quel momento in poi..deve essere lei a mescolare il sugo che bolle, a preparare il caffè, ad usare il cellulare, a tagliare un'albicocca, a scegliere gli abiti che indosserà per uscire. Io.