Quando prima della gravidanza naturale contattai il Mago della PMA, lo feci pensando che potesse risolvere i nostri problemi. Poi, venni a sapere di un medico eccezionale che lavorava in Italia e potevamo incontrare addirittura in Sardegna..così annullai l'appuntamento per Bruxelles e incontrai quello che sarebbe stato il nostro medico di fiducia dopo la gravidanza..quello che ci ha seguito per questi tre tentativi. Di lui ho sempre sentito, a pelle, che mi potevo fidare.
Dopo il terzo tentativo fallito ho iniziato a pensare che fosse necessaria un'altra consulenza, sondare tutte le strade possibili perchè la mia fiducia iniziava a vacillare. Non tanto la fiducia nel nostro medico o nel centro, quanto piuttosto la fiducia nella possibilità che potessimo farcela da soli, visto e considerato che alla mia età non posso dire che il tempo sia dalla mia parte. E se un giorno avessimo voluto tentare con l'eterologa? E se, invece, all'estero avessero potuto garantirci delle percentuali di successo più alte con l'omologa?
Penso nuovamente a lui, il Mago di Bruxelles. Dopo tanti tentennamenti, decido di raggiungerlo presso la clinica italiana con la quale collabora.
E così arrivo a Napoli in una giornata piovosa..Fortunatamente, so che Cava dei Tirreni, dove si trova la clinica, è a circa un'ora di treno.Raggiungo la stazione e qui ho la prima sorpresa: i treni per Salerno sono sospesi..non so neanche per quale motivo..mi tocca optare per un mezzo di trasporto alternativo. Dopo un bel pò di attesa, arriva l'autobus e raggiungo Salerno (una città che secondo me, per il poco che ho visto, meriterebbe una visita con più calma). Cambio autobus e salgo su quello che dovrebbe portarmi a Cava..e qui incontro Rosa.
Una donna di mezza età che fin da subito cerca di attaccare bottone. Le rispondo a monosillabi perchè sono concentrata sul mio obiettivo e non mi voglio distrarre perchè non vorrei perdere la mia fermata. Lei però è insistente..dalle mie brevi risposte si è accorta che non sono del posto. Mi chiede da dove vengo e subito si illumina: il suo sogno è sempre stato quello di visitare la Chiesa della Madonna di Bonaria a Cagliari. Mi racconta di come, durante un viaggio a Roma, incredibilmente si sia trovata davanti proprio la statua della Madonna di Bonaria e di come per lei quella sia stata una grande grazia perchè non avendo la possibilità economica di arrivare in Sardegna, era stata la Madonna a trovare il modo incontrarla. Mi dice che per ogni percorso ciò che conta è il volere di Dio. Noi possiamo desiderare, possiamo pensare di raggiungere i nostri obiettivi senza il suo sostegno..ma in realtà senza di lui non possiamo andare da nessuna parte. Mi fa promettere di andare alla Madonna di Bonaria per portare alla Vergine i suoi saluti, lei ricambierà pregando per me in una delle chiese di Cava (perchè quella è la sua città).
Rosa parla, parla. I suoi discorsi, in parte mi fanno riflettere, in parte mi fanno rabbia. Ma la stazione di Cava sarà ancora lontana? (poco prima gli altri viaggiatori di questo autobus in cui tutti parlano di tutto, mi hanno detto che manca ancora un bel pò). Ma ecco che scopro..di avere superato Cava. Scendo dall'autobus..sotto la pioggia. Sono in una località imprecisata, una sorta di zona industriale, non c'è nessuna pensillina, nessun orario dei bus.. aspetto per un bel pò e proprio quando sto per disperare, finalmente, arriva l'autobus. Scendo alla stazione; da lì la clinica dista davvero poco. Guardo l'orologio: sono passate oltre 4 ore e mezzo da quando sono atterrata in Campania!
Intanto penso a quello che diceva Rosa. A come quest'incontro mi abbia portato "fuori strada".
Arrivo alla clinica con due ore e mezzo d'anticipo. Non importa..avrò modo di ripararmi dal temporale: sono bagnata fradicia.
La clinica è una villa, con corridoi bianchi e porte azzurre che ricordano il mare. Arriva il Dottore. E' più giovane di come l'avevo immaginato. Ha il classico accento dei fiamminghi che parlano bene l'italiano. Entro nello studio e poggio sulla sua scrivania le mie tre cartelle piene di referti. Ricordo quando il mio medico le sfogliò una per una tirando fuori dai raccoglitori ogni singolo foglio.
Il Mago mi chiede di ogni stimolazione, quantità di ogni farmaco assunto..mi confondo..ma è tutto scritto sui referti, perchè non legge? Gli sfugge anche il risultato di un esame importante che riguarda Sam. Lo correggo.
Intanto manca la luce, salta la connessione, non riesce a lavorare sul pc. Prova a riscrivere e va nuovamente via la luce. E così di seguito.Ogni volta che procediamo la luce salta. Sembra che tutto vada per il verso sbagliato.
Mi dice che abbiamo il 20% di possibilità con l'omologa di avere un bimbo in braccio; il 70% cumulativo (dunque con più tentativi) se dovessimo optare per l'eterologa. Ho l'impressione che spinga molto nella direzione dell'eterologa sulla quale, comunque, ci tenevo ad avere informazioni.
I costi se dovessino optare per quest'ultima via, ammontano a 8.100 euro. Una bella botta. Ma non c'è lista d'attesa; tutte le donatrici sono fiamminghe (me lo dice con un certo orgoglio..ma perchè se fossero vallone?), tutte sotto i 35 anni e non c'è egg sharing ovvero: tutti gli ovociti prodotti vengono messi a disposizione della coppia. Gli embrioni vengono "conservati" per 5 anni. Per ogni transfer successivo al primo il costo sarebbe di 1500 euro.
Mi dice anche che se dovessimo optare per l'omologa mi proporrebbe gli stessi farmaci che ho assunto nel nostro centro ma a un dosaggio inferiore (massimo 250 unità di Gonal-f), perchè aumentare le dosi è controproducente e ha effetti collaterali sull'endometrio.
Ho avuto l'impressione di un medico a modo suo efficiente..ma, a pelle,non ho avuto le stesse sensazioni che ebbi con il nostro attuale medico.
Non so se questo significhi qualcosa.Non so se la mia sia solo una reazione psicologica perchè forse, in fondo,non sono pronta ad accettare l'idea di mettere da parte il sogno di un bimbo "biologicamente nostro".
La consulenza è costata 200 euro e la segretaria mi ha consegnato una ricevuta, non una fattura perchè il dottore non ha partita iva (!!), quindi sarà un costo che non potremo scaricare dalla dichiarazione dei redditi.
Lasciata la clinica raggiungo la stazione, ancora sotto il temporale. Fortunatamente i treni sono di nuovi attivi! Impiego poco più di un'ora ad arrivare alla stazione di Napoli.
Ma lì ho un'altra sorpresa: tutto il traffico è bloccato, forse a causa di un incidente causato dal maltempo...gli autobus per l'aeroporto non arrivano..dopo oltre un'ora neanche l'ombra. Rischio di perdere l'aereo, mi tocca prendere un taxi e il tassista mi spenna per bene. Faccio finta di non capire che mi ha preso per i fondelli ma non ho nè la forza nè la voglia di replicare perchè sento solo il bisogno che questa giornata finisca. Ho voglia di tornare a casa mia,al caldo, nel mio letto, tra le braccia di Sam.