La crostata è il dolce della mia infanzia. Ci sono ricette,profumi,sapori,riti che sono legati indissolubilmentea alle persone. La ricetta della crostata è una di quelle che, tra tante altre, mi ricorda mia madre. Quando impasto le uova, la farina e lo zucchero, la penso. Quando il profumo di marmellata si sparge per la cucina, mia madre è con me.Pochi giorni prima di andarsene..mi portò una bella crostata, preparata con le more fresche. Spesso però, la sua crostata era suddivisa in tanti riquadri colorati: ogni colore una marmellata diversa. E c'era l'imbarazzo della scelta nel decidere quale "colore" affettare.
Alcuni sapori se ne sono andati con lei (mamma: ma come facevi a tagliare il roast-beef così sottile?E a fare la pizza tanto soffice?). Altri sapori ritornano, con le sue ricette, si trasformano quando decido di "sperimentare"qualche nuovo ingrediente.E così, al mio bel dolce, ho aggiunto il sapore dolce-amaro e la consistenza croccante delle mandorle. Sono convinta che mia madre avrebbe apprezzato.
Anch'io in questi giorni ho un grande desiderio di cucinare dolci per distrarmi e rilassarmi, il problema è che poi me li mangio. Forse dovrei aprire una pasticceria :-) Credo che abbiate fatto bene a prendervi un po' di tempo, in fondo "la vita è quello che ti succede mentre sei impegnato a fare altri progetti".
RispondiEliminaAnche io sono per la "dolci-terapia"!! Fare una crostata poi è in assoluto la ricetta più collaudata e rassicurante al mondo: ti rimette in pace, qualsiasi cosa ci sia a farci tribolare. Un grosso saluto!
RispondiEliminaIo adoro le crostate, è il mio dolce preferito! Purtroppo mia mamma non ha mai cucinato molto per me, però ho dei bei ricordi dei manicaretti delle mie nonne :-)
RispondiEliminaVedo che la passione per i dolci ci accomuna:). A me piacciono tantissimo..anche se in questo periodo mi limito a cucinarli per gli altri..mi concedo solo un assaggio. Quello che conta per me è la preparazione, i profumi, l'atmosfera :)
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