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Una delle maggiori difficoltà del post-transfer è quella di evitare di concentrarsi sui sintomi di una eventuale gravidanza. Questo problema lo conosco fin troppo bene.Si presentava anche quando io e Sam cercavamo la gravidanza con i metodi "classici".
Ricordo che il mese prima di restare incinta naturalmente, la mia ginecologa mi consigliò di assumere degli ovuli di progesterone per tutto il periodo post-ovulatorio.Oltre questo, ci raccomandò di fare l'amore, nei giorni a ridosso dell'ovulazione, almeno 2 volte al dì (!).Considerato che era il mese d'Agosto e la temperatura sfiorava i 30 gradi..non fu cosa da poco.Ma noi, imperterriti, avevamo deciso di raggiungere l'obiettivo, così seguimmo i suoi consigli (seppure con qualche cedimento..).Tutto quell'impegno doveva pur produrre qualche risultato!
Quel mese mi convinsi di essere incinta. I sintomi c'erano tutti: seno gonfio e dolente, nausea e, soprattutto, il ciclo che non arrivava. Fu una delusione cocente quando invece..il ciclo arrivò.Tutti i sintomi erano dovuti all'assunzione di progesterone..che per me era ancora uno sconosciuto.
Il mese successivo, io e Sam ci riprovammo di nuovo. Stavolta però, niente progesterone e, soprattutto,decidemmo di fare l'amore nei giorni fatidici ma senza troppi stress. Anche quel mese ci furono dei sintomi che mi convinsero di essere incinta (in particolare, le classiche "perdite da impianto") ma, verso la fine del ciclo, i dolori premestruali mi fecero pensare di essermi sbagliata. Invece: test positivo! due linette in un lampo. E pensare che per mesi avevo osservato a lungo i miei test negativi, pensando che la seconda linea potesse comparire anche in un secondo tempo.
Adesso so che i sintomi possono essere identici sia quando si è incinta sia quando non lo si è. So che il progesterone falsa terribilmente tutto. So che i dolori al basso ventre possono significare che l'embrione si è impiantato ma anche che le mestruazioni stanno arrivando. Lo so..eppure il mio cervello continua ad andare alla ricerca di un indizio che mi faccia capire cosa devo aspettarmi. Non voglio avere una delusione tutta d'un colpo. Se non è andata, vorrei prepararmi per tempo.
In questo momento, il mio cervello non riesce a sopportare l'idea di dover tornare a lavoro dopo un altro negativo..pensare di dover riaffrontare le giornate in ufficio, una uguale all'altra e pensare che potrebbe essere così per sempre. Nessun cambiamento. Ieri non ho dormito bene, a causa dei suddetti dolorini premestruali. Mi giravo e rigiravo nel letto e alla fine ho svegliato anche Sam. Ci siamo abbracciati e gli ho chiesto "Cosa facciamo se non va neanche questa volta?".