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Dopo la stimolazione vissuta in modo dissociato, la vigilia del pick up con sorpresa..è arrivato un post transfer in cui per poco non finivo in ospedale.
E io che anche stavolta avevo deciso di andare in ferie e non mettermi in malattia, per poter vivere questo momento come una "vacanza", in totale relax!.Seeeee
Prima il medico che in sala operatoria mi tocca inavvertitamente la parete dell'utero con il catetere (neanche mi avesse visto per la prima volta). Lì capisco che le chance di un positivo, già basse prima, adesso sono quasi vicino a 0. Già, perchè come tutti sanno (tutti tranne Sam), il transfer deve avvenire senza traumi.
Poi però penso che le altre volte è andato tutto benissimo eppure..non abbiamo avuto un buon risultato. In fondo, si è trattato di una piccola "grattatina" alla parete dell'utero. Niente di che. Magari non comprometterà il risultato.
Cerco di non pensarci.
Dormiamo una notte in hotel e mi sento benissimo. Poi partiamo. A casa inizio a stare male...ma non per quello che è successo in sala operatoria. Ho un dolore terribile a causa di un problema che si è sviluppato improvvisamente: le emorroidi!Non so che fare. Non posso prendere farmaci ma non riesco a resistere in queste condizioni. Quando vado in bagno vedo le stelle..per cui non ci vado! Al terzo giorno..la situazione diventa insostenibile.
Presa dalla disperazione, ieri mattina cerco su google il nome di un proctologo nella mia città. Non sapevo nemmeno che esistesse il "proctologo". Comunque ne trovo uno, lo chiamo e riesco a farmi vedere alle ore 12.45 della stessa mattina (poi mi dirà di aver colto una certa "preoccupazione" nel tono della mia voce..).
Alle 12.45 in punto sono sotto il suo studio. Mi aveva avvisato che sarebbe potuto arrivare in ritardo. Infatti non c'è. E non mi apre nessuno! Intanto nevica. Aspetto in macchina.. il dottore mi chiama e mi dice che arriverà a breve.
Mi riceve alle 13.40. Un'ora di attesa al gelo.
In compenso, sono stata fortunata. E' un bravo specialista. Mi fa sdraiare su un fianco, utilizza una blanda pomata anestetica e mi visita. Si, avete capito bene. Sinceramente stavo così male che l'imbarazzo era quasi nullo.
Oggi, dopo aver utilizzato le pomate che mi ha prescritto sto meglio.
Di "buono" c'è che non ho pensato minimamente ad alcun sintomo post transfer. E a differenza del solito, ho fatto fare le punture a Sam senza protestare, con la massima rassegnazione..ero talmente stremata dal dolore che non avevo la forza di pronunciare neanche una sillaba.
Anche se lo specialista lo ha escluso, credo che il mio corpo abbia reagito ai medicinali e alle bombe di ormoni ai quali lo sto sottoponendo.
Solo ora riesco a pensare che se anche ci fosse stata una minima possibilità d'impianto..dopo l'incidente in sala operatoria, tutto questo dolore non è di certo un incoraggiamento alla sopravvivenza.