sabato 26 maggio 2012

Il primo passo

Ieri ho avuto il primo risultato parziale dell'ultima sfilza di esami richiesti da uno specialista esperto in gravidanze a rischio e in consulenze preconcezionali.Un medico eccezionale al quale dovrei dedicare un post speciale. Apro la busta del referto e, sorpresa: presunta celiachia. Io l'esame della celiachia l'avevo fatto almeno due volte, soprattutto a causa di un problema di anemia che mi ha perseguitato per diverso tempo.Il risultato era sempre negativo. Ma questo medico è andato più a fondo, richiedendo un esame genetico. Ed ecco qua. Due più due.Forse la causa della fine della gravidanza. Forse una delle cause dei mancati impianti. Forse..
E adesso sono qui, in attesa degli altri referti e con un marito "negazionista" che continua a dirmi che si concluderà tutto in una bolla di sapone (perchè per lui deve sempre andare tutto bene!).
Per me il primo passo da compiere perchè "tutto vada bene", è sapere. In un primo momento, la reazione a questa notizia è stata positiva. Avevo una risposta ai miei tanti "Perchè"; una causa (non l'unica ma certamente importante) che, conoscendola, poteva essere curata, corretta e  portarci a qualche risultato. 
Poi è arrivata la botta. E se la gravidanza fosse finita "solo" per questo motivo?Sarebbe bastata una "stupida" dieta per salvare la mia bimba? Improvvisamente ho provato un dolore sordo, mi è sembrato tutto così tremendamente ingiusto. Non tanto per noi ma sopratutto per lei.
Ma non possiamo cambiare la nostra storia, perlomeno quella che abbiamo vissuto fino ad adesso. 

giovedì 24 maggio 2012

Ridere fa bene

Sante parole. Ed era da un pò che non mi facevo una risata di cuore. Ho deciso di crearmi un riserva di buonumore a cui attingere quando mi trovo nella mia "Free Zone", ovvero quel tempo e quello spazio in cui posso dedicarmi a tutto ciò che mi fa stare bene. 
Nella mia Free Zone, riservo un posto speciale al cinema e, in particolare, ai film "on the road".
Se è vero che ridere di gusto ci fa vivere più a lungo, "Litte miss Sunshine" mi ha regalato un bel pò di anni di vita. Tutto il film è un piccolo capolavoro ma la scena finale è irresistibile. 
E' la storia di una bambina di sette anni che decide di partecipare alle selezioni per l'elezione della piccola Miss California. Uno di quei concorsi assurdi che, negli Stati Uniti, vede sfilare tante bambine con i capelli cotonati e movenze al limite della pedopornografia.
La protagonista (fortunatamente) non ha nessuna delle caratteristiche che potrebbero servirle per vincere un concorso del genere: è grassoccia, piuttosto goffa e ha tutta l'ingenuità e le debolezze che una bambina della sua età dovrebbe avere.
Ha anche un nonno dalla personalità "borderline" che la prepara per il concorso..e il finale del film, la scena CULT in cui tutti i membri della famiglia salgono sul palco, è il risultato di questa preparazione.
Questo film è anche la storia di una famiglia in cui ciascuno insegue un sogno che, per un motivo o per un altro, non riesce a realizzare. Ognuno reagisce in modo diverso: c'è chi utilizza strategie da "vincente" e non demorde, chi tenta il suicidio e poi capisce che in realtà le sofferenze e le difficoltà ci rendono migliori. Il risultato però è sempre lo stesso: nessuno ottiene ciò che vuole e, in qualche modo, lo deve accettare. L'eredità che il nonno lascia alla piccola Olive è questa: i perdenti sono quelli che hanno così paura di non vincere, che non ci provano nemmeno". Finchè ci provi, sei un vincente; i vincenti non mollano mai.

Little Miss Sunshine-di Jonathan Dayton. Usa 2006

Qui potete vedere la scena più bella del film.

venerdì 18 maggio 2012

Punti di vista

Oggi,con grande entusiasmo, ho finalmente deciso di presentarmi al mio nuovo medico di base. Per circa un anno, nonostante mi fossi trasferita ad oltre 150 chilometri dalla mia città natale, avevo conservato là il mio vecchio medico di base, dato che rientravo spesso per trovare la mia famiglia.
Per me la mia dottoressa era un punto di riferimento, una certezza..una persona che mi ha sempre sostenuta ed incoraggiata senza mai giudicare..ed oltretutto la sua segreteria era efficentissima ed avevo la possibilità di comunicare con lei anche tramite e-mail 
Purtroppo però, quando si è sotto stimolazione, non ci si può pemettere di dover fare 150 kilometri per recuperare una ricetta all'ultimo minuto.
Così, a malincuore, ho deciso di optare per un medico di base nella città in cui vivo attualmente. Io la chiamo "Il covo dei bigotti" perchè la mentalità delle persone del luogo..come dire..non è delle più aperte.
La nuova dottoressa ha lo studio sotto casa mia. Che cambiamento! Mi basta scendere le scale per incontrarla. Un vantaggio non da poco!
Appena sono entrata nella sala d'attesa però mi è sembrato di essere tornata indietro ai primi anni ottanta. I pazienti che chiedono "Chi è l'ultimo?" (non c'è una segreteria, quindi niente appuntamenti). Dopo un'ora e mezza di fila, riesco ad accedere allo studio della dottoressa e mi accorgo che manca un dettaglio di una certa importanza: il PC!Mi scrive le impegnative a mano-dei veri geroglifici.
Va bè..lasciamo perdere.Faccio finta di non sentire l'odore di fumo che, per quanto la finestra sia aperta, ha impregnato la stanza. Non ascolto la mia vocina interiore che continua a ripetermi che questa è una mezza rinc........Mi faccio forza e le spiego brevemente la mia storia.Poi cerco di sondare il terreno per capire se accetta la PMA (vista la mentalità del luogo, la cosa mi preoccupa alquanto).. Bè, il suo punto di vista mi ha lasciato perplessa.

Il punto di vista della Vecchia dottoressa sulla PMA: Ah, meno male che esistono queste tecniche!Diverse mie pazienti sono riuscite ad avere un figlio solo utilizzandole. Coraggio e in bocca al lupo!


Il punto di vista della Nuova dottoressa:
Alla domanda "Ha qualcosa in contrario alla PMA" risponde, nell'ordine:
- Ognuno ha la sua coscienza (??)
-E' consentito dalla legge
-Io sono sempre dalla parte del paziente
-Comunque, diverse mie pazienti, dopo quattro, cinque tentativi di fivet non sono ancora riuscite. Altre riescono ma poi subito dopo lo perdono (!!!)
-Un mio amico medico, con la moglie, ha provato diverse volte e poi hanno deciso di adottare. Peggio che mai perchè dopo tanti fallimenti erano depressi e il Tribunale ha bloccato l'adozione. E' un'occasione mancata perchè questi bambini poi rimangono in istituto.
 -Tra l'altro, ci vuole coraggio perchè ci si sottopone a delle torture.

Una sostenitrice del pensiero positivo!Sono tornata a casa con il morale veramente a terra.

mercoledì 16 maggio 2012

Smile again Anna


Stasera penso ad un'amica virtuale che ho incontrato recentemente, Anna.
Con lei ho condiviso l'attesa di un cambiamento, la speranza e poi la felicità per una notizia che sembrava aver riportato la sua vita entro quei binari di "normalità" che tutte le "madri nell'anima" vorrebbero percorrere.
Con le sue amiche dell'etere ho condiviso il dolore, la tristezza, il senso di profonda frustrazione nell'apprendere che, ancora una volta, la vita ha tradito le nostre aspettative.
Mi sono ricordata di un altro tempo, un altro luogo, un'altra me stessa.
Ci sono sorrisi che aspettano più di altri di venire fuori..ci sono gioie che attendono più di altre di essere vissute.Ad Anna voglio augurare di poter percorrere presto i binari della normalità (credo che capirete cosa intendo). Smile again Anna.

mercoledì 9 maggio 2012

Leggerezza

Per non pensare, per rilassarsi, per credere che tutto andrà bene..per me non c'è niente di meglio che sfornare un bel dolce. Tra tutti, uno dei miei preferiti è la crostata, possibilmente con marmellata di more. Osservare un dolce che cucina piano nel forno, mi trasmette sicurezza e mi mette subito di buon'umore.
La crostata è il dolce della mia infanzia. Ci sono ricette,profumi,sapori,riti che sono legati indissolubilmentea alle persone. La ricetta della crostata è una di quelle che, tra tante altre, mi ricorda mia madre. Quando impasto le uova, la farina e lo zucchero, la penso. Quando il profumo di marmellata si sparge per la cucina, mia madre è con me.Pochi giorni prima di andarsene..mi portò una bella crostata, preparata con le more fresche. Spesso però, la sua crostata era suddivisa in tanti riquadri colorati: ogni colore una marmellata diversa. E c'era l'imbarazzo della scelta nel decidere quale "colore" affettare.
Alcuni sapori se ne sono andati con lei (mamma: ma come facevi a tagliare il roast-beef così sottile?E a fare la pizza tanto soffice?). Altri sapori ritornano, con le sue ricette, si trasformano quando decido di "sperimentare"qualche nuovo ingrediente.E così, al mio bel dolce, ho aggiunto il sapore dolce-amaro e la consistenza croccante delle mandorle. Sono convinta che mia madre avrebbe apprezzato.

domenica 6 maggio 2012

Sì o No

Il centro ci ha comunicato che  riuscirebbero a programmare un altro tentativo prima dell'estate. C.... bè, questo scombina i miei piani! Avrei dovuto esultare. Invece non ho ancora risposto alla mail. Bisogna che mi decida. E' che volevo pregustarmi questi mesi di libertà "forzata"..perchè condizionata dall'impossibilità per il centro di farci tentare di nuovo. Non avrei avuto sensi di colpa per aver rinunciato ad un tentativo che potenzialmente avrebbe potuto essere quello buono.
Adesso invece, se decideremo di non riprovare prima dell'autunno dovrà essere una decisione tutta nostra. Perchè devo sempre arrovellarmi con mille dubbi? Oltretutto ho iniziato la palestra e una nuova stimolazione significherebbe dover sospendere ben presto le lezioni..significherebbe continuare a non capire nulla di questo ciclo che da quando ho iniziato ad assumere ormoni va e viene..ormai quando in ospedale mi chiedono a che giorno del ciclo mi trovo ho serie difficoltà a trovare una risposta! 
Eppure, quella mail ha fatto rinascere in me il desiderio di tentare ancora.Perchè ogni tentativo potrebbe essere quello buono e meno tempo si perde meglio è.
Ci si sono sono messi anche i miei caplli a farmi venire l'ansia del tempo che passa, e la mia parrucchiera "Quanto sono aumentati i capelli bianchi?". Tanto, per una che ha visto spuntare i primi alla fine del liceo. Naturalmente "visti" per poco..perchè rigorosamente coperti dalle tinte. Eppure ci sono. E mi chiedo:colorarli, in qualche modo, ha contribuito ad allontanare da me il pensiero del tempo che inesorabile passava? In questa società si inventa di tutto per far sembrare le donne molto più giovani della loro età reale..ma sotto certi punti di visti, questo non giova.
Altro motivo che mi fa pensare seriamente che forse dovremmo ritentare: qualche notte fa ho sognato di essere incinta di 14 settimane e di gurdare il bambino sul monitor.Quando mi sono svegliata mi sono sentita addosso una delusione terribile. Perchè nel sogno ho provato distintamente le emozioni che provavo quando incinta lo ero per davvero.
Anche se Sam dice "Decidi tu", mi sono resa conto che piano piano, lui che è stato trascinato da me in questa "avventura" PMA, che ha sempre sostenuto che saremmo riusciti ad ottenere una gravidanza senza alcun aiuto..inizia a crederci meno e a voler tentare tutto il possibile per poter realizzare il nostro sogno. Da un lato mi dico che non dobbiamo perdere l'occasione di ritentare ancora, dall'altro lato penso che forse "disintossicarmi" un pò potrebbe servire a reagire meglio alla stimolazione e, in fondo, potremmo anche avere la possibilità di ritentare in modo naturale. Ancora un pò di riflessione e poi bisognerà decidere.