mercoledì 4 marzo 2015

Essere mamma

Quanto tempo..me ne vergogno ma allo stesso tempo sono cosciente che in questa fase non potrei dedicare neanche un minuto di meno alla nostra nocciolina. 
Lei..occupa ogni angolo del mio cervello e del mio cuore ed è così diversa la nostra vita ora che siamo genitori sulla terra. Ce lo ripetono in tanti: "Cambiata la vita eh?". Oh si! Ed è infinitamente meglio.
Essere mamma: mi chiedono come mi trovo in questo ruolo. Per me è difficile rispondere che mamma, per la verità, io mi sentivo (e lo ero) da diversi anni..solo che adesso lo sono anche agli occhi del mondo. 
Ho pensato tante volte, in questi mesi a come ci sia venuto naturale occuparci di nostra figlia, in tutto e per tutto, come se l'avessimo fatto da sempre. Fin dal primo giorno, in ospedale, mi sono occupata di lei senza chiedere l'aiuto di nessuno. Come se sapessi da sempre cosa e come fare. 
E poi tanti si sorprendono della mia allegria, nonostante la stanchezza. Io che temevo la famosa depressione post-partum. Non so se sia fortuna..ma non l'ho vissuta. Credo che sia stato sufficiente trascorrere questi lunghi anni temendo di non poter avere figli. E' sfiancante non dormire a causa di un neonato? Bè, queste notti insonni sono nulla in confronto a quelle che abbiamo passato chiedendoci se mai saremmo riusciti ad allargare la famiglia.
Sebbene sia stato naturale occuparsi di cicciottella (che si conferma tale anche ora che è fuori dal pancione!), questo non significa che non sia consapevole degli errori che abbiamo fatto e che probabilmente ancora facciamo. Lei piangeva tanto i primi giorni a casa, probabilmente perchè noi non sapevamo ancora interpretare bene i suoi segnali. Quanti significati può avere il pianto di un neonato? Tanti..veramente tanti. Il pianto per fame, quello per stanchezza, per noia..non è sempre semplice distinguerli all'inizio ma poi tutto diventa più facile.
Quanto ha da insegnarci un neonato? Tantissimo. Ogni giorno è meraviglioso scoprire quanto siano competenti, intelligenti, sorprendenti. 
Sam ogni tanto scherza sul fatto che Lei sa di poterci controllare in tutto e per tutto ma la verità è che dipende completamente da noi ed è normale, penso, che desideri essere presa in braccio, stare il più possibile a contatto con noi (e lo desideriamo anche noi). Molti dicono che non sia giusto tenere troppo in braccio un neonato per non viziarlo ma io sposo la teoria che a pochi mesi non si può "viziare" un neonato. E' normale, naturale tenerlo in braccio il più possibile, non sarebbe normale il contrario. 
Fortunatamente sono riuscita ad allattare al seno mia figlia nonostante il parto cesareo. Di questo non finirò mai di ringraziare la Leche League perchè è stato possibile solo grazie al loro prezioso sostegno (insieme a quello del consultorio locale). Se fosse stato per il personale ospedaliero e per la pediatra, avrei proseguito con l'alimentazione mista e poi forse artificiale. In verità dovrei anche riconoscere a me stessa il merito di aver voluto con tutte le mie forze passare all'alimentazione esclusiva al seno perchè forse senza questa motivazione così forte, le cose sarebbero andate diversamente. Non s'immagina quanto l'allattamento possa essere un sacrificio, soprattutto quando si passa per un cesareo e per una conseguente scarsa produzione di latte nel primo periodo, a causa dei bassi valori di prolattina. Eppure: è un'esperienza meravigliosa, indescrivibile e  ringrazio ogni giorno di avere la fortuna di poterla fare.