Il titolo forse suggerisce l'aspetto del piccolo all'ultima eco. Nei sui 26 mm di splendore. Io mi sorprendo, ogni volta, a fare confronti con le eco della precedente gravidanza ma è tutto completamente diverso. Persino le immagini.
Siamo ancora a metà della nona settimana e non immaginavo di poterlo vedere già così "bimbo in miniatura", già con manine e piedini. Ma forse il tempo fa brutti scherzi e sono io a ricordare male. Ricordo una testolina perfetta, un profilo delicato, un nasino a patatina..con grande commozione.
Cicciottello sta bene, cresce e il suo cuore batte forte. La notte prima dell'eco avevo sognato che la ginecologa mi comunicava quello che non vorrei mai più sentirmi dire. Ovvero "non c'è battito". Il mio stato d'animo, ogni volta che mi siedo sul lettino dello studio è lo stesso. Mi preparo al peggio. Neanche stessi salendo sul patibolo. La ginecologa cerca di rassicurarmi ma vado sempre via con ulteriori preoccupazioni. Adesso si è aggiunta quella della gliecemia leggermente alta. Ma come? Io che l'ho sempre avuta bassa...anche durante gli esami di routine a lavoro, quando feci il prelievo dopo aver fatto colazione perchè mi sentivo svenire? Pare di si. Ulteriore tarlo mentale. E a questo si aggiunge la decisione sul da farsi a lavoro. "Ci sono tutte le condizioni per certificare una gravidanza a rischio"- dice la mia Gine(che ancora non sono riuscita ad inquadrare), "Però la decisione se tornare a lavoro o meno, spetta a te". Ah, ok. Bene. Non vorrei assentarmi dal lavoro, perchè non voglio sovraccaricare i colleghi, perchè ho paura di abituarmi troppo a stare a casa (e dopo tornare sarebbe pesante), perchè tutto sommato credo che cercare di mantenere il più possibile la mia vita "normale" sia un bene. Ma, allo stesso tempo, non vorrei fare nulla che possa mettere a rischio il bimbo. La volta scorsa continuai a lavorare, nonostante non stessi benissimo (all'epoca la mia ginecologa non mi propose nemmeno di stare a casa). Dopo, mi sentii in colpa e contribuirono anche i commenti di parenti e amici, ovvero i clasici "Dovevi stare a casa". Come se tutto fosse dipeso esclusivamente da me.
Mi ero ripromessa di smettere di lavorare, se fossi rimasta nuovamente incinta. Adesso però ho dei dubbi. Mi chiedo se sia la scelta migliore.